di Valentina Isernia
Poco prima che ci giungesse voce delle sue gravi condizioni, eravamo appollaiati sul divano a passare una tranquilla serata di semi-lockdown a guardare la versione estesa de Lo Hobbit.
E pensare che dovevo vivere per essere buongiornato dal figlio di Belladonna Tuk come fossi un venditore ambulante di bottoni
Immancabile il pensiero a Gianni Musy, ci siamo detti che eravamo stati davvero fortunati ad avere un sostituto valido come Proietti nella rosa dei doppiatori italiani.
Ma, eccola lì la notizia, appena tre ore e sette minuti dopo. Tra i tanti grandi torti che imputeremo al 2020 nell’averci portato via grandi figure dell’arte, dello spettacolo, dell’immaginario oggi inseriamo in elenco una più care al panorama italiano: Gigi Proietti.
Attore, comico, cabarettista, doppiatore, conduttore televisivo, regista, cantante, direttore artistico, scrittore e insegnante. Una carriera poliedrica, memorabile, ineguagliabile.
Un’altra di quelle figure belle, impegnate, che non faceva parlare di sé per nient’altro se non il suo talento e la sua umanità; il suo amore per il lavoro e per il prossimo, i giovani a cui insegnava.
Lo omaggiamo oggi a modo nostro, ricordando come abbia dato voce per noi ad alcuni amatissimi personaggi del cinema fantasy.
Oltre a raccogliere in maniera impeccabile una pesante eredità, quella di dare voce a Gandalf nella trilogia cinematografica de Lo Hobbit, Proietti aveva dato voce al Genio (Aladdin, Il ritorno di Jafar, Aladdin e il re dei ladri), che già aveva pianto la scomparsa del suo alter ego vocale Robin Williams.
Ancora, era stato Devon e Cornelius ne La spada magica – Alla ricerca di Camelot, film
d’animazione di Frederik Du Chau del 1998 tratto dal romanzo del 1976 The King’s Damosel di Vera Chapman; ma prima ancora, Proietti aveva donato ai nostri cuori ormai nostalgici la voce di Draco in Dragonheart, che solo due giorni fa aveva detto
addio al suo doppiatore originale, Sean Connery.
E adesso, Draco, senza di te cosa faremo? A chi ci rivolgeremo?
Alle Stelle, Bowen…alle stelle
Lo avevamo visto ancora comparire al cinema, prima delle drastiche chiusure causate dal Covid-19, nei panni di Mangiafuoco nel Pinocchio di Matteo Garrone. Speriamo che almeno quest’anno maledetto ci consenta di rivederlo ancora un’ultima volta per la regia di Edoardo Falcone in Io sono Babbo Natale previsto per il 3 dicembre. Per dargli un saluto nel suo stile, con un inchino e una risata.
Ciao Gigi, grazie