Nel cuore dell’Italia, nella pittoresca regione del Lazio, si trova una gemma nascosta che affascina visitatori da secoli: il Bosco di Bomarzo, noto anche come il Parco dei Mostri. Questo luogo unico, carico di mistero e suggestione, è un esempio straordinario di arte rinascimentale che intreccia natura e scultura in un paesaggio fiabesco e surreale.
“Tu ch’entri qua pon mente parte a parte e dimmi poi se tante meraviglie sien fatte per inganno o pur per arte”
“Voi che pel mondo gite errando, vaghi/ di veder meraviglie alte e stupende, / venite qua dove son facce orrende / elefanti, leoni, orsi, orchi e draghi”
Storia del Bosco di Bomarzo
Il Parco dei Mostri fu creato nel XVI secolo per volere del principe Pier Francesco Orsini, detto Vicino Orsini, un nobile romano e mecenate delle arti. Dopo la morte della sua amata moglie Giulia Farnese, Orsini decise di dedicarsi alla creazione di un giardino che fosse una manifestazione del suo dolore e della sua visione artistica. Per realizzare questo ambizioso progetto, si avvalse dell’aiuto dell’architetto e scultore Pirro Ligorio, famoso per aver completato la Basilica di San Pietro dopo la morte di Michelangelo.
Un itinerario tra meraviglie e mostri
Il Bosco di Bomarzo è un luogo quasi onirico, fuori dal tempo e, in un certo senso, anche dallo spazio: un labirinto di sculture enigmatiche, grotte e architetture insolite che sfidano l’immaginazione. Le opere, scolpite direttamente nella pietra locale, rappresentano figure mitologiche, animali fantastici e personaggi grotteschi che emergono tra la vegetazione lussureggiante.
Le sculture più iconiche
Il Proteo Glauco:
L’Orco:
La Casa Pendente:
Il Drago che combatte il Cane, il Lupo e il Leone:
L’elefante di Annibale:
Echidna e la Furia:
Cerere e Proserpina:
Ercole e Caco:
Nettuno:
Il Tempio:
Significato e interpretazioni
Il Bosco di Bomarzo è stato oggetto di numerose interpretazioni nel corso dei secoli. Alcuni studiosi vedono nel parco una rappresentazione del viaggio interiore di Orsini attraverso il dolore e la redenzione. Altri interpretano le sculture come simboli alchemici e filosofici, che riflettono le conoscenze esoteriche del Rinascimento. L’enigmaticità del parco è amplificata dalle iscrizioni criptiche che accompagnano molte delle sculture, che sembrano invitare i visitatori a cercare un significato nascosto dietro le apparenze.
Un luogo di fascino e mistero
Oggi, il Bosco di Bomarzo continua a incantare i visitatori di tutto il mondo. Il parco non è solo un’opera d’arte straordinaria, ma anche un luogo di contemplazione e meraviglia. Passeggiare tra i suoi sentieri è un’esperienza che invita alla riflessione e alla scoperta, offrendo uno sguardo unico su un’epoca in cui l’arte, la natura e la filosofia erano profondamente interconnesse.
Il Bosco di Bomarzo resta una testimonianza duratura della capacità umana di creare bellezza e mistero, trasformando il dolore personale in una celebrazione dell’immaginazione e della vita. Chiunque visiti questo luogo magico non può che rimanere affascinato dalla sua atmosfera onirica e dalla straordinaria inventiva del suo creatore.
Orari e costi:
Il Parco dei Mostri di Bomarzo è, tranne per il giorno di Natale, aperto tutto l’anno con orario continuato e fasce orarie diverse a seconda della stagione:
08.30 – 19.00 dal 01/04 al 31/08 08.30 al tramonto dal 01/09 al 31/03
L’ingresso è a pagamento con le seguenti tariffe:
Adulto o bambini oltre 13 anni: 13,00 €
Bambini dai 4 a 13 anni: 8,00 €
Bambini fino a 4 anni: gratis Diversamente abili: gratis
Il parco è accessibile quasi interamente in sedia a rotelle, eccetto, ovviamente, per le zone in cui alture e terreno instabile non lo permettono. La Casa Pendente, ad esempio, non è praticabile data la presenza di barriere architettoniche, ma anche se non potete godere dell’effetto di disequilibrio interno, dall’esterno potrete amminare la pittoresca architettura. Animali non ammessi, eccetto per quelli guida.