Le strade del fantastico sono infinite e noi, di recente, abbiamo incrociato il sentiero di Cinque Punte, una realtà nata dalla passione e l’impegno nel diffondere la cultura fantasy. Ci siamo magicamente catapultati nel loro nuovo ed entusiasmante progetto che, guarda caso, si allineava perfettamente con la nostra prossima uscita cartacea
A parlare con noi è Giuseppe Trusso Forgia, ideatore di un piccolo laboratorio di costumi, armi, equipaggiamenti e accessori nato a Capo d’Orlando, un paesino siciliano in provincia di Messina.
Insomma, come se il dealer di un MMORPG si fosse improvvisamente catapultato nella realtà, al servizio di appassionati di eventi Larp (Live Action Role-Playing, il gioco di ruolo dal vivo) come quelli che tante volte abbiamo visto prendere vita sulle mura antiche del Lucca Comics & Games.
«Cinque punte è un’idea, una visione che abbiamo del fantasy e di come ci piace viverlo. Una comunità che cresce anno dopo anno, integrando persone di vario tipo ed interesse; un gruppo stimolante, in cui vari talenti sono messi a disposizione dei progetti più stravaganti; una famiglia in cui poter fare ricerca e ricevere supporto per sperimentarsi e realizzare idee meravigliose; un’associazione culturale che si occupa tramite l’organizzazione di eventi dell’arricchimento dei propri soci e del territorio».
Anno dopo anno, le produzioni hanno iniziato ad abbracciare diverse aree d’interesse, dai giochi da tavolo alle scenografie complesse, creando un bagaglio esperenziale di tutto rispetto: non poteva essere altrimenti, con all’attivo quasi 20 anni di eventi all’aperto, tra tornei di scherma fantasy e raduni interattivi; 15 anni di gruppo armato di rappresentanza al Lucca Comics; 5 anni di pratica della creazione di carri di carnevale allegorici.
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Quando un’idea cresce, deve crescere anche il team che ne supporta la realizzazione: «Al momento, per quanto abbiamo molti amici con cui collaboriamo e una decina di soci al progetto associativo, i membri attivi di Cinque Punte siamo io – che mi occupo della parte gestionale e del settore artigianato – e Matteo Armeli, che si occupa della comunicazione digitale e dei social. Stiamo cercando altri membri attivi da integrare nel direttivo operativo: nello specifico, cerchiamo figure nell’ambito della grafica, dell’informatica e della gestione finanziaria».
Space Call, al momento, è il progetto centrale di Cinque Punte, una nuova concezione di gioco di carte con cui questa realtà vuole farsi conoscere ed appassionare gli amanti del fantasy: «Si tratta di un gioco di carte collezionabili ambientato in un futuro molto prossimo di grandi esplorazioni spaziali ed epiche avventure. Vogliamo proporre una nuova esperienza di gioco ibrida: un canale tradizionale – come il mazzo cartaceo – arricchito di meccaniche (anche) digitali tutte nuove», spiega Giuseppe.
// Totalmente Personalizzabile
Come ci spiega il suo creatore, il giocatore di Space Call è il capitano di una nave spaziale, il suo mazzo è composto dalle risorse che può mettere in campo durante il suo viaggio. L’astronave – detta Ammiraglia – è un pezzo unico che fornisce le specifiche di gioco al mazzo: i punti vita, l’energia prodotta e il numero di carte in mano; questo lo rende totalmente personalizzabile e possibile di infinite combinazioni di gioco.
// Narrativa digitale
«Abbiamo constatato che i giochi di carte collezionabili più famosi – a cui ovviamente ci siamo ispirati e tributiamo il nostro progetto – come Magic, Yu-Gi-Oh!, Pokemon ecc. propongono al giocatore/collezionista di poter affrontare degli avversari o collezionare le carte. Noi vogliamo offrire un terzo modo di esplorare il nostro universo: tramite dei collegamenti presenti su alcune carte, sarà possibile accedere a una serie di narrative digitali – arricchite con illustrazioni, progetti ecc. – che raccontano gli avvenimenti dei vari sistemi stellari di Space Call ma anche gli eroi di avvenimenti centrali nella trama del gioco ed intere pagine di ambientazione, per comprendere meglio le varie fazioni e i luoghi di grandi accadimenti. Si potranno, dunque, integrare nei propri mazzi delle carte che potenziano le proprie strategie di gioco ma solo se si riesce a tradurre o collezionare un romanzo digitale frammentario. Ogni carta fisica, avrà poi un corrispettivo digitale NFC, cioè una tecnologia di comunicazione in prossimità, in modo da favorire sia il collezionismo cartaceo che quello digitale».
// Eventi, il modo del gioco per interagire
Una delle meccaniche di gioco introdotta in Space Call è il mazzo degli eventi, una serie di carte di avvenimenti casuali, che portano a drastici cambiamenti alle condizioni di gioco. Ad ogni turno, il giocatore può scegliere tra due carte evento quella che avrà effetto e mettere in “attesa di scelta” l’altra. Quando il mazzo degli eventi si esaurisce, la partita si conclude immediatamente.
// I Cristalli Stellari
I Cristalli Stellari sono il vero e proprio nucleo di Space Call: una nuova energia che spinge l’umanità ad intraprendere delle colossali missioni spaziali, la nascita di nuovi schieramenti sociali e l’incontro con altre fazioni aliene; forniscono un’energia così incredibile che permette non solo ad ogni astronave di viaggiare nello spazio, ma di alimentare dei portali per il trasferimento di esseri viventi ed attrezzature – comunemente chiamato proprio Space Call. Questo consente ai capitani di poter partire anche con equipaggi molto esigui e personalizzare totalmente le proprie risorse (i mazzi).
«Space Call è ambientato dopo il primo contatto con i cristalli stellari e le narrative proposte sono una nostra visione realistico/distopica di come l’umanità si sarebbe potuta espandere nel sistema solare, affrontando problemi già noti come lo sfruttamento di nuove risorse energetiche o lo scontro con realtà autoctone o aliene; ma anche utopie coloniali, nuove religioni scientifiche, ibridazioni tecnologiche e tutto quello che porterà alla grande era dell’esplorazione spaziale».
// Produzione a basso impatto ambientale
Potevamo scegliere di appoggiare una realtà poco sostenibile? Ovviamente no, visto che anche Fantasy Era ne ha fatto una mission: «Una delle nostre preoccupazioni è stata che il nostro prodotto, se apprezzato, non diventasse un ulteriore causa di inquinamento dovuto ai materiali di produzione, soprattutto nel packaging. Il nostro obbiettivo è, quindi, stampare su materiali a basso impatto ambientale come carta di bamboo o canapa e stiamo prendendo contatto con alcune aziende italiane».
// Un progetto che coinvolge la community
Per scegliere l’illustrator* di Space Call, Cinque Punte ha realizzato un contest social particolarmente partecipato: «Abbiamo deciso di organizzare un Contest di illustrazioni fantasy/sci-fi gratuito, aperto a tutti, con piena libertà di tecnica ed espressione. Gestito e pubblicizzato sui social – specialmente sulla nostra pagina Instagram – aveva come obbiettivo valutare non solo l’abilità degli autori, ma anche la loro creatività e la loro capacità di adattarsi alle nostre narrative o di proporci progetti alternativi». La durata è stata complessivamente di due mesi: di cui una parte “ricettiva”, alla quale hanno partecipato una trentina di autori, e una parte più dinamica, in cui la comunità era coinvolta direttamente tra spoiler e votazioni.
«Il progetto principale e le illustrazioni finaliste sono stati presentati e spiegati dettagliatamente in dirette settimanali sul canale Twitch @ace0fblood concludendo in bellezza nella diretta finale con dei video collegamenti con i sette autori finalisti».
Per finanziare il progetto, Cinque Punte ha scelto la stessa modalità di Fantasy Era: quella del crowdfunding: «Finanzierà la prima stampa di Space Call. Le donazioni – spiega Giuseppe – ci sembrano il modo più interessante per valutare la reale portata del progetto e tirare le somme; inoltre, si presenta come il modo più diretto per fornire delle aree personalizzabili ai nostri sostenitori».
In fine, il momento degli annunci: «Nelle ultime settimane abbiamo avuto il piacere di conoscere ed entrare in contatto con un’altra realtà fantasy che, più di noi, ha fatto delle proprie passioni non solo un lavoro, ma un valore culturale. Abbiamo ricevuto consigli preziosi e troviamo molto stimolante poter condividere le nostre idee con un gruppo così brillante: siamo molto orgogliosi di annunciare la collaborazione con Fantasy Era!»
«Tanto casuale quanto appropriato, il legame fra i temi del nostro numero 3 e Space Call ci ha portati a collaborare – spiega la direttrice di FE, Valentina Isernia – trasformando il magazine in un numero dedicato al gioco ma non solo, dato che esploreremo il panorama sci-fi “spaziale”. Cinque Punte ci ha concesso una delle immagini del contest da utilizzare come copertina e, per contro, noi ospiteremo un ampio spazio dedicato alla spiegazione del gioco e alle sue narrative».
Non è tutto. Fra qualche giorno, tramite una diretta sul canale Twitch di Cinque Punte, verranno svelati la copertina di FE legata a Space Call e probabilmente un’aggiunta al gioco, in edizione limitata, acquistabile solo tramite il nostro magazine.