Eddie Munson l’amatissimo personaggio di Stranger Things 4 vittima del pregiudizio che ha generato il Satanic Panic un fenomeno realmente esistito ed esploso tra gli anni 80’ e 90’
di Ludovico De Bonis
La realtà è entrata, a pieno titolo, nel mondo della fantasia grazie a Stranger Things. Nella serie del momento, i fratelli Duffer si sono ispirati ad un fatto di cronaca realmente accaduto: la tragica storia di Damien Echols – conosciuto come uno dei “Tre
di West Memphis” con Jessie Misskelley Jr. e Jason Baldwin – accusato dell’omicidio di tre bambini nella cittadina di West Memphis, in Arkansas. Ben tredici anni dopo, ovvero nel 2007, grazie alle tecnologie moderne come l’analisi del DNA, è
stato possibile riaprire il caso e determinare che nessuno dei ragazzi era in verità colpevole di quell’orrendo crimine, commesso con tutta probabilità dal patrigno di uno dei bambini uccisi. Nel 2011, al termine della revisione del caso, i Tre di West
Memphis sono stati definitivamente scarcerati dopo aver trascorso ingiustamente 18 anni in prigione. Damien Echols, proprio come Eddie Munson, il personaggio interpretato da Joseph Quinn nella quarta stagione di Stranger Things, si presenta con un’identità ben delineata, scomoda e incline al pregiudizio: è un liceale eccentrico, leader dell’Hellfire Club, gruppo di giocatori di Dungeons & Dragons di cui fanno parte Mike e Dustin. È un appassionato di rock e metal, porta i capelli lunghi e si veste proprio come un metallaro e non disdegna l’uso di droga, che spaccia tra i compagni di scuola.
Ad esclusione dei protagonisti, tutti credono che le brutali morti di Hawkins siano in verità degli omicidi rituali attribuibili a Eddie, che li avrebbe perpetrati per offrire dei sacrifici a Satana. Sebbene sia legittimo credere che il giovane possa essere coinvolto nella morte della cheerleader, gran parte dell’astio nei suoi confronti è legato all’aspetto poco rassicurante e agli interessi verso un certo tipo di
musica o attività ricreative: un fenomeno realmente esistito tra gli anni ’80 e ’90 e noto come Satanic Panic.
Damien Echols: oggi vive a New York con sua moglie e suo figlio, si è affermato come scrittore di libri incentrati sull’occulto e gira il mondo per raccontare come la magia gli abbia salvato la vita: “Praticare la magia, per Echols, consiste in una varietà di tecniche di meditazione, visualizzazione e respirazione, oltre a cerimonie e rituali, utili ad una crescita spirituale. È stata la magia a donarmi il giusto equilibrio psico-fisico ed emotivo per affrontare il dolore della prigione”.