La prima cosa da fare quando si vince un libro di Paolo Barbieri, autografato e dedicato, è chiedersi a quanta fortuna tu abbia rinunciato perché ciò accadesse. La seconda è sfogliarlo compulsivamente.
Parliamo, ovviamente, di “Draghi e altri animali”.
Premettendo che anche se Barbieri avesse deciso di far uscire un libro illustrato dal titolo “Cose brutte e cose ancora più brutte” sarebbe comunque stato un must da mettere nella libreria personale. Il fatto che abbia deciso di trattare il tema dei draghi lo rende un libro fantasy molto speciale, essendo io un’amante del genere.
Non vorrei dilungarmi troppo in cose ovvie come la bellezza dei disegni e la perizia nei particolari anatomici (c’è da perdere un quarto d’ora per ogni pagina, didascalie escluse), vorrei invece parlarvi dei due draghi, e de “l’altro animale”, che mi hanno colpito.
Attenzione: SPOILER, mica che poi venite da me a piagnucolare “ma io non volevo sapere cosa c’era disegnato prima di acquistarlo!”. Poveri. Bene, ora l’ho scritto: dite draghi e continuate a leggere.
Un drago che sicuramente colpisce è il Corvo, non solo per la nobiltà del portamento, ma per la particolare caratteristica di avere la vista così debole da doversi far aiutare dai corvi ad orientarsi. Non avrei mai pensato che anche i draghi potessero avere problemi di vista, è una aspetto molto umano.
Altri draghi che colpiscono sono sicuramente quelli piccoli piccoli, decisamente di una taglia che ha poco a che fare con i maestosi animali dell’immaginario collettivo. Il mio preferito è il Camaleonte che è talmente timido da aver sviluppato dei meccanismi di metamorfosi per sfuggire allo sguardo: la coda sembra un ramoscello e le ali, aperte, delle splendide foglie.
Una menzione speciale merita il Gatto che viene classificato “docile e affettuoso”. Da padrona di un gatto, non posso far a meno di sorridere: il mio non fa altro che correre per casa cercando di tirarmi giù le tende e ad essere affettuoso solo quando affamato… a quanto pare è più tranquillo un drago che un gatto!